Percorso ALPI BIELLESI E ANFITEATRO MORENICO
Un itinerario spettacolare che attraversa le più suggestive strade dell’Alto Biellese e l’intero Anfiteatro Morenico del Canavese. Il percorso, estremamente panoramico e ricco di ambienti diversificati, richiede una buona preparazione atletica per essere affrontato al meglio.
PRIMA TAPPA: Oasi Zegna Bielmonte – Lago di Viverone (145 km)
La partenza dal Piazzale di Bielmonte conduce lungo la celebre Strada Panoramica Zegna verso la Valle Cervo. Dopo aver attraversato Biella, il tracciato si dirige verso la collina della Serra, raggiungendo il caratteristico paese di Sala Biellese. Da qui si prosegue su una strada di rara bellezza, con traffico pressoché inesistente, che attraversa i boschi di betulle tipici della Serra Morenica.
La salita ad Andrate regala uno spettacolare panorama sulla Valle d’Aosta e sull’Anfiteatro Morenico di Ivrea, seguito da una suggestiva discesa verso il fondovalle, porta naturale della Valle d’Aosta. Superata la Dora Baltea, il percorso costeggia i contrafforti della Val Chiusella per raggiungere la parte orientale del caratteristico “ferro di cavallo” formato dalle colline dell’Anfiteatro Morenico.
Lungo questo tracciato collinare si incontrano autentici gioielli: il Lago di Candia, il magnifico Castello di Masino (storica dimora dei Conti di Valperga, gestito dal FAI), il Lago di Viverone e il Castello di Roppolo con la sua rinomata Enoteca. Per chi desidera visitare il Castello di Masino, il Lago di Viverone offre numerose strutture ricettive per il pernottamento.
SECONDA TAPPA: Lago di Viverone – Oasi Zegna Bielmonte (87 km)
Il ritorno verso Andrate segue alcuni suggestivi tratti della Via Francigena, per poi imboccare il Tracciolino, la magnifica strada panoramica che si snoda a mezzacosta sulle Alpi Biellesi. Lungo questo percorso si susseguono l’antico Monastero della Trappa, i Santuari di Graglia, Oropa (Patrimonio UNESCO) e San Giovanni.
Dal Santuario di Oropa, la salita conduce alla Galleria di Rosazza (1.488 m s.l.m. – munirsi di luci per l’attraversamento della galleria non illuminata), che riporta nella Valle Cervo per il rientro a Bielmonte. Prima della risalita finale, merita una sosta Rosazza, definito “il borgo più misterioso d’Italia”.