Percorso LE SALITE DEL GIRO DA EST
Per chi dispone di una sola giornata, è disponibile una variante ridotta della Via dei Santuari, ideale per affrontare il percorso in modo più agevole mantenendo comunque la possibilità di visitare il suggestivo Ricetto di Candelo. Questa soluzione, con chilometraggio ridotto secondo le indicazioni della carta del “Tracciato ridotto”, risulta perfetta per ciclisti meno preparati che desiderano comunque vivere l’esperienza di questo itinerario spirituale e paesaggistico.
La partenza dal Piazzale di Bielmonte conduce lungo la celebre Strada Panoramica Zegna, attraversando la suggestiva Conca dei Rododendri per raggiungere la Valle Sessera, transitando per Crocemosso e Pray.
Alpe Noveis (1.099 m)
Raggiunto Crevacuore, si imbocca la strada verso il borgo di Ailoche che conduce alla temibile Alpe Noveis. Questa salita, inserita nella tappa Agliè-Oropa del Giro d’Italia 2014, è poco conosciuta ma rappresenta una delle sfide più autentiche e impegnative del territorio.
La strada stretta e ripida si inerpica nel bosco con serpentine serrate. Dopo i primi 3 chilometri relativamente abbordabili, inizia un tratto micidiale: per circa 5 chilometri la pendenza media supera l’11%, con punte fino al 16% che sembrano non concedere mai tregua. Solo in prossimità dello scollinamento la stradina esce dal bosco offrendo un po’ di respiro.
Attenzione alla discesa: anche il versante opposto richiede prudenza, con strada stretta, molto tortuosa e tecnica che mette alla prova le capacità di guida.
Ritorno a Bielmonte
Raggiunto il fondovalle a Coggiola, inizia la lunga risalita verso Bielmonte. Si tratta di una salita di notevole sviluppo con un discreto dislivello, ma caratterizzata da pendenze più moderate rispetto alla precedente.
La strada ampia offre poche zone d’ombra ma consente di pedalare in sicurezza anche in presenza di traffico, comunque mai eccessivo. Da Trivero alla cima, il tracciato segue la Panoramica Zegna: la prima parte fino a Trivero risulta decisamente agevole, ma superata Casa Zegna e il Lanificio (costruito nel 1919), inizia la sezione più impegnativa.
Una serie di tornanti con pendenze mai superiori al 9% conduce attraverso la coreografica Conca dei Rododendri fino alla Bocchetta di Stavello, dove la salita concede una breve tregua prima del Bocchetto di Luvera. L’ultimo tratto presenta pendenze intorno al 7%, accompagnando verso la meta finale di Bielmonte.